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Il patriziato di Avegno 

Il Patriziato è una corporazione di diritto pubblico, autonoma nei limiti stabiliti dalla costituzione e dalle leggi, proprietaria dei beni di uso comune da conservare e utilizzare con spirito vicinale a favore della Comunità. 

(Articolo 1 della Legge Organica Patriziale del 28 aprile 1992)

Il Patriziato, tenuto conto delle proprie risorse, collabora con il Cantone ed i comuni nella gestione e nella manutenzione del territorio e dei suoi beni; sono riservate le leggi speciali.

(Articolo 1 cpv 4, nuovo, revisione votata in Gran Consiglio il 13 febbraio 2012)

È su questi articoli che si basa il patriziato di Avegno, proprietario di 692 ettari di territorio, l’85% della superficie complessiva di 813 ettari del Comune di Avegno.

Gestisce e cura

  • l’area boschiva
  • l’area industriale
  • le aree di sport
  • le strutture di svago e turistiche

Amministra

  • l’azienda forestale patriziale AFOR

Collabora con il Comune e con il Cantone

  • per il restauro delle cappelle al piano e ai monti
  • per la gestione delle acque (argine fiume Maggia)
  • per tutte le altre opere di interesse pubblico

Sostiene

le Società presenti nel Comune che, sulla base del volontariato, operano a favore della Comunità come:

Lo stemma Patriziale

Logo Patriziato AvegnoLo stemma patriziale è stato sin dall’inizio lo stemma del Comune di Avegno. Dopo la fusione di Avegno con Gordevio avvenuta nel 2008, che ha dato al nuovo Comune di Avegno Gordevio un nuovo vessillo, lo storico stemma è diventato ufficialmente la bandiera del Patriziato di Avegno.
La bandiera rappresenta Avegno: essenzialmente le tre frazioni (Lüdint, Gésgia e Vinzótt) e la porta della Vallemaggia. 
 

Situazione Geografica

Il territorio del Patriziato di Avegno si estende su tutta la giurisdizione territoriale del Comune di Avegno.

(Articolo 1 della del Regolamento Patriziale di Avegno)

Il territorio di Avegno si estende su 813 ettari, una superficie che corrisponde all’1,42%, di quella del distretto di Vallemaggia, 56942 ettari.